Ecologia Applicata

Ecologia applicata allo studio degli effetti dell’ambiente sullo sviluppo, all’analisi dei modelli per lo sfruttamento delle risorse biologiche nel Mar Mediterraneo, alla sicurezza alimentare, allo studio dell’ecotossicologia

Docenti di riferimento: Stefano CataudellaClara Boglione, Tommaso Russo, Roberta Congestri, Federica Berrilli, Luciana Migliore, Maria Cristina Thaller

  • Analisi degli effetti delle condizioni ambientali sullo sviluppo, lo stato fisiologico ed il comportamento di pesci Teleostei. (Stefano CataudellaClara Boglione)
  • Analisi dei modelli di sfruttamento delle risorse biologiche nel Mar Mediterraneo da parte della flotta da pesca italiana mediante il Sistema di Monitoraggio Satellitare (VMS): tendenze, modelli bioeconomici e statistica spaziale (Stefano Cataudella, Tommaso Russo).

Sicurezza Alimentare

  • Studio e ricerche sulla qualità totale delle produzioni alimentari di origine acquatica e costruzione di indicatori di natura morfo-fisiologica e di natura ecologica che hanno riflessi diretti su prodotti e processi e che consentono la costruzione di modelli regolativi basati sul controllo dell’intera filiera e della qualità ambientale. (Stefano CataudellaClara Boglione)
  • Sviluppo di metodi di analisi di immagine per l’identificazione e quantificazione automatica di cianobatteri tossici in acque potabili. Tecniche innovative per il controllo e la tracciabilità di ficotossine in acque destinate al consumo umano, in pesci e bivalvi. (Roberta Congestri)
  • Monitoraggio parassitologico di specie ittiche allevate e molluschi eduli. Studio dei parassiti di maggior impatto per le specie ittiche allevate. Tali tecniche sono state orientate prevalentemente verso problemi applicativi della produzione, della migliore gestione del patrimonio ittico e del controllo della qualità del prodotto destinato all’alimentazione umana. Monitoraggio parassitologico su specie di molluschi bivalvi di importanza economica. (Federica Berrilli)

Ecologia microbica e ecotossicologia
a) Nuovi saggi ecotossicologici

  • Messa a punto di nuovi saggi ecotossicologici per la valutazione degli effetti delle nanoparticelle metalliche negli ecosistemi marini e salmastri. E’ stato messo a punto un nuovo saggio, rapido ed economico, che utilizza Vibrio anguillarum come sistema modello e sono in fase di sperimentazione e adattamento altri saggi, che partono da test già esistenti su altri organismi, modificandoli per le necessità della valutazione dei nanomateriali. In accordo con le indicazioni dell’OECD, questi saggi devono includere la possibilità di valutare lo stato fisico e l’aggregazione dei nanomateriali. Per questo i saggi si avvalgono della tecnica del Lumisizer ® che permette di includere nel saggio anche le relazioni tra ecotossicità e stato fisico del materiale (Luciana Migliore).

b) Ecotossicità dei nanomateriali

  • Messa a punto di nuovi saggi ecotossicologici e adattamento di saggi già standardizzati per la valutazione degli effetti delle nanoparticelle negli ecosistemi acquatici, dulciacquicoli, marini e salmastri. In particolare, è stato messo a punto un nuovo saggio, rapido ed economico, che utilizza Vibrio anguillarum come sistema modello per la valutazione della ecotossicità dei nanomateriali metallici in sistemi marini e salmastri in cui la salinità modifica lo stato fisico dei nanomateriali. Inoltre, sono anche in fase di sperimentazione e adattamento altri saggi, che partono da test già esistenti su altri organismi di altri livelli trofici (produttori, consumatori), modificandoli per le necessità della valutazione dei nanomateriali. In accordo con le indicazioni dell’OECD, tutti i saggi includono la valutazione dello stato fisico e l’aggregazione dei nanomateriali alle diverse condizioni di test (i.e. salinità). Per questo i saggi si avvalgono delle tecniche di Analytical Centrifugation (Lumisizer ®) e Dynamic light scattering (DLS) che permettono di includere nel saggio anche le relazioni tra ecotossicità e stato fisico del materiale. Gli stessi test sono utilizzati anche per valutare la tossicità delle microplastiche. (Luciana Migliore).